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Centro Clinico Victor Fabriano
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Centro Clinico Victor Fabriano
Il Metodo Crispiani
Il Metodo Crispiani consta di esperienze, ricerche, studi, azioni professionali, procedure, materiali, documentazioni, progettazione di ambienti, tecnologie per:
- La diagnosi
- La valutazione funzionale
- La prevenzione
- La progettazione abilitativa
- Il trattamento abilitativo
- La consulenza alla scuola
- La consulenza alla famiglia
- L’orientamento scolastico
- L’orientamento professionale
- L’aiuto all'adattamento
- Il potenziamento cognitivo
Il Paradigma:
La Condizione Dislessica non è una patologia.
La Condizione dislessica include sempre Dislessia, Disgrafia e Disturbi delle abilità matematiche e costituisce un Disturbo delle Funzioni esecutive nel senso della Disprassia, una forma di disordine funzionale (non di deficit), che comporta una forma di dislateralità presente o pregressa.
La persona dislessica è tendenzialmente lenta nella reattività generale anche se, a volte, sembra rapida o precipitosa in ragione di una lentezza al controllo ed all'autoregolazione.
Quasi sempre manifesta esitazioni nell'incipit dell’agire di ogni tipo e nel controllo del tono muscolare. Spesso il linguaggio del dislessico è lento o precipitoso, non reca disturbi di ordine semantico (simbolico, fonologico), ma di ordine motorio (esecutivo, sequenziale, fonetico, come ad esempio inversioni, interruzioni, disfluenza, lentezza/precipitazione).
Anche il pensiero non è immune dal disordine dislessico, infatti può mostrarsi lento e smarrito, ma anche intuitivo, brillante, tendente a bypassare la sequenza regolare dei concetti e delle proposizioni.
Talvolta anche la sintassi del pensiero risulta disordinata. Il dislessico esprime spesso insicurezza, emotività, umoralità.
La Dislessia non è un deficit, ma un disordine.
Gli obiettivi:
- Potenziare la fluidità e l’accuratezza delle funzioni esecutive complessive.
- Migliorare le competenze del leggere, scrivere e delle prestazioni matematiche.
- Migliorare la fluidità esecutiva ed il contatto con la classe e con i pari.
- Migliorare la disponibilità ai compiti ed alla vita.
- Evitare il ricorso misure sostitutive, aggiramenti, fughe, finzioni, tranne per esami finali, concorsi, prove selettive.
- Perseguire un’autonomia funzionale, non sussidiata.
- Fare proprio il motto “Io non mi arrendo!”.
Il Principio Attivo:
Il disordine esecutivo (dislessia, disgrafia, discalculia, disprassia, disordini motori e spazio-temporali) è oggetto di abilitazione (educazione, potenziamento, funzionalizzazione, terapia) mediante processi intensivi di attivazione di sequenze d’azione in costanza e fluidità.
L’esecuzione attiva, fluida, consapevole ed automatica di sequenze motorie, percettive, grafo-motorie, mnestiche, linguistiche, del pensiero, quindi del leggere, scrivere e calcolare, generano il potenziamento della funzione e dell’organo.
Mentre l’inerzia genera deperimento, l’attivazione simultanea, coordinata e costante di funzioni è motivo di riorganizzazione dei flussi corticali inter-emisferici e di potenziamento della loro efficacia.
In particolare l’aumento della fluidità (prontezza dell’incipit, giusta velocità, agile autocorrezione, costanza, ecc.), unitamente all'approccio globale alla realtà (parole, enunciati, stringhe di segni, numeri, figure) consente la dinamizzazione di processi esecutivamente lenti e disordinati.
Le Pratiche Ecologico-Dinamiche favoriscono i processi cognitivi impegnati nelle criticità: parte-tutto, induzione-deduzione, ipotesi-conferma, perseguiti con crescente velocità e multi modalità, con opportuna pressione (continuità di esercizio) e fluidità.
Il Metodo Crispiani è un approccio innovativo e risolutivo di molte situazioni di malessere e scarso rendimento scolastico ed in generale di difficoltà nella lettura, scrittura, matematica, coordinamento motorio.